L’autobiografia come strumento di cura di sé e delle relazioni

Nel corso del 2024, la Cooperativa SocialeQuesta città“, in collaborazione con il Centro don Bosco, ha avviato un innovativo percorso di narrazione autobiografica rivolto a nove ospiti della struttura. L’iniziativa, guidata da Rosa Del Giudice, Annamaria Pastore e Rossana Forlano, ha avuto l’obiettivo di offrire un’esperienza terapeutica e di auto-riflessione attraverso la scrittura e la condivisione delle proprie storie.

Un progetto dedicato a persone fragili

Gli ospiti coinvolti sono persone che vivono situazioni di fragilità psicologica, molte delle quali frequentano il Centro Diurno in Via Carissimi, 28, dove partecipano a diverse attività organizzate con il supporto di esperti. Uno degli ospiti risiede stabilmente presso la struttura in Via Saffo e svolge un’attività part-time presso un bar locale.

Questo percorso si è rivelato particolarmente utile per stimolare una riflessione profonda sui ricordi e le emozioni, favorendo la conoscenza di sé e il miglioramento delle relazioni interpersonali.

La narrazione come cura

Grazie alla formazione ricevuta nell’ambito del progetto europeo Narrative Care, le volontarie dell’Associazione don Bosco hanno utilizzato un approccio rispettoso e non giudicante, incoraggiando i partecipanti a esplorare e condividere esperienze di vita, spesso custodite nel silenzio. La metodologia ha previsto l’utilizzo di uno strumento creativo: il “gioco delle carte”. Ideato dalla dott.ssa Grazia Chiarini e dal team di Nkey per il progetto europeo Erasmus+ My Life in Europe, questo metodo utilizza immagini stilizzate per stimolare la scrittura autobiografica.

I risultati ottenuti sono stati significativi: il lavoro di introspezione ha portato non solo a una maggiore consapevolezza personale, ma anche a un senso di sollievo emotivo. Gli incontri, spesso ricchi di momenti intensi, hanno offerto ai partecipanti un’opportunità unica per allentare tensioni accumulate e migliorare il benessere complessivo.

Il futuro del progetto

Il successo di questa esperienza ha spinto gli organizzatori a pianificare un prosieguo per il 2025, introducendo un’innovativa fase creativa. I testi prodotti dai partecipanti saranno trasformati in un cortometraggio, che includerà scene di drammatizzazione ispirate agli scritti stessi. A curare questa fase saranno l’attrice Patrizia Labianca e un esperto di digitalizzazione.

Evento conclusivo

Il percorso del 2024 culminerà con un evento speciale il 6 dicembre, in occasione della Giornata della Disabilità. Durante la cerimonia, che si terrà presso la sede della Cooperativa in Via Carissimi, 28, verranno consegnati a ciascun partecipante un opuscolo contenente i lavori svolti e un attestato di partecipazione. La copertina dell’opuscolo, realizzata dalla studentessa Nica Laryssa del Liceo Artistico “G. Colasanto” di Andria, rappresenta un simbolo dell’importanza della collaborazione e della creatività.

Questo progetto è un esempio di come l’autobiografia possa trasformarsi in uno strumento potente per la cura di sé e il rafforzamento delle relazioni con gli altri, mostrando come la narrazione personale possa essere un mezzo per costruire ponti verso un futuro più sereno.

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