E’ in corso in questi giorni lo scambio culturale, realizzato all’interno del programma Erasmus (azione KA1 adulti) che vede protagonista l’Ankara Directorate of National Education (ADNE) in collaborazione con NKey ed il patrocinio del Comune di Santa Croce Sull’Arno.
“Filo, amore e fantasia” è un workshop internazionale rivolto a chiunque abbia il desiderio di migliorare il proprio benessere sociale e psicologico attraverso attività di apprendimento di gruppo incentrato sul lavoro artigianale.
Il titolo è un’allusione a “Pane, amore e fantasia”, film più conosciuto tra le vecchie generazioni italiane: “filo” si riferisce alla capacità che hanno i mestieri di unire e legare insieme popoli e nazioni – proprio come un filo che cuce insieme pezzi di tessuto; “Amore” si riferisce a come il workshop può essere un’opportunità per fare amicizia ed essere inclusivi con tutti coloro che vogliono partecipare; “Fantasia” si riferisce all’aspetto creativo del workshop, dove i partecipanti dovranno lavorare anche con la loro immaginazione.
Oltre a migliorare le abilità dei partecipanti nell’artigianato e nell’autopromozione, l’obiettivo del workshop è quello di migliorare il benessere psicologico attraverso il supporto sociale e l’autoespressione: in questi giorni, attraverso il programma Erasmus, l’Università dell’Età Libera, che Nkey gestisce, sta accogliendo un gruppo di discenti adulti, provenienti dal centro culturale polivalente “Ankara İl Milli Eğitim Müdürlüğü” di Ankara, presso la biblioteca comunale “Adrio Puccini”.
Ogni giorno verrà svolto un laboratorio artigianale per far scoprire agli ospiti turchi la cultura e le tradizioni locali, stringere nuove amicizie e migliorare le abilità sociali. L’intento è quello di creare ogni giorno un progetto artigianale fatto in casa, e dare l’opportunità di trascorrere del tempo insieme durante piacevoli momenti di socializzazione. Infatti, migliorare la consapevolezza di sé, costruire nuove relazioni e fare nuove amicizie sono stati selezionati come obiettivi chiave del workshop che è realizzato sfruttando i risultati metodologici del progetto ArITsan anch’esso realizzato nell’ambito del programma europeo Erasmus+.
Infatti, la mancanza di sviluppo personale e problemi nello stabilire relazioni sociali possono spesso portare a stress mentale, esclusione e bassa autostima. La ricerca mostra che fare lavori artigianali può migliorare la fiducia in se stessi, la salute mentale e il benessere generale. Agendo come un antidepressivo naturale, il crafting ha effetti simili alla meditazione: può farti dimenticare lo stress quotidiano e stimolare la tua creatività. Può essere un’opportunità per sfidare te stesso, probabilmente con conseguente aumento della fiducia in se stessi anche nelle persone con un’autostima molto bassa. L’obiettivo del progetto è migliorare le abilità sociali e il benessere generale dei partecipanti attraverso attività artigianali: con tali attività di apprendimento di gruppo, si crea naturalmente un ambiente inclusivo per il legame sociale. Creando insieme e impegnandosi in un’attività comune, i partecipanti saranno incoraggiati a comunicare e socializzare tra loro in un’atmosfera multiculturale e inclusiva, raggiungendo infine un livello più elevato di benessere psicologico.
Il workshop sarà svolto in italiano e in inglese, e sarà anche un’occasione per tutti di esercitare le proprie abilità comunicative in inglese; sarà aperto a tutti, indipendentemente dal genere, dalla lingua o dalle abilità manuali. È rivolto a discenti con vari livelli di carenze riguardanti le abilità sociali e l’apprendimento di conoscenze-abilità-valore. L’obiettivo a lungo termine è anche l’internazionalizzazione delle attività culturali e la creazione di un centro di incontro europeo che offra apprendimento permanente nella nostra biblioteca pubblica.
Assieme ai discenti sono presenti i referenti di ADNE Alim Ufuk Çerçi e Bahadır Yılmaz che li stanno accompagnando in questo percorso, nato come idea da un’altra precedente esperienza progettuale europea (anch’essa promossa da NKey e dal Comune) e che vede oggi la sua realizzazione, dopo anni di impegno e di imprevisti (tra cui è doveroso citare per lo meno la pandemia COVID e il recente grave terremoto che ha colpito la Turchia) nella possibilità finalmente di far vivere in prima persona la medesima esperienza a discenti provenienti dai vari quartieri di Ankara.
A suggellare questo scambio culturale l’intervento di Elisa Bertelli, assessora alla Cultura e ai Servizi Educativi del Comune.